L’eventualità di incappare in una multa è molto elevata per gli automobilisti. Un caso emerso recentemente mostra come l’Intelligenza Artificiale possa essere di aiuto in circostanze simili
Multe stradali, un tema sempre di grande attualità quando si parla di viabilità e sicurezza. Lo conferma la recente approvazione del Codice della Strada, destinato a diventare legge nei prossimi giorni, che ha inasprito le sanzioni per alcune infrazioni, su tutte la guida con la smartphone.
Gli automobilisti italiani – possiamo dirlo – non brillano certo per la loro disciplina. Pensate che, stando ai dati ufficiali relativi al 2023, sono stati incassati dagli enti pubblici 1,535 miliardi di euro in sanzioni collegate a violazioni del Codice della Strada. Una cifra enorme che vede al primo posto le multe spiccate per eccesso di velocità in seguito alla rilevazione degli autovelox, una fattispecie quest’ultima che contribuisce anche alle esigenze di cassa di molti comuni nei cui territori sono stati installati i dispositivi.
Tra le infrazioni più comuni c’è anche il divieto di sosta, un’infrazione che prevede come sanzione standard un’ammenda da 41 a 168 euro che può aumentare in base alla gravità della violazione. Si avvicina a questa cifra l’entità della multa comminata a una automobilista britannica che ha ottenuto l’annullamento della sanzione ricorrendo all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale.
A raccontarci la vicenda è stato il sito HTML.it. Quando si è vista recapitare la multa di 60 euro per divieto di sosta, ritenendola ingiusta, una studentessa britannica ha deciso di difendersi utilizzando ChatGPT, uno dei provider di intelligenza artificiale e apprendimento automatico più utilizzati al mondo.
Con l’aiuto del prompt di ChatGPT, la ragazza ha redatto una memoria difensiva, talmente convincente da farle revocare la sanzione precedentemente emessa. In pratica, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, l’automobilista è riuscita ad accedere ad elementi e altri dettagli di legge verosimilmente a lei sconosciuti che si sono poi rivelati utili a raggiungere lo scopo.
Un caso emblematico che dimostra come l’IA possa avere una presenza sempre più capillare in più ambiti della nostra vita quotidiana. Ovviamente, non devono essere sottovalutati anche i limiti e i potenziali pericoli nell’utilizzo di un simile strumento per tematiche come quelle inerenti la giustizia e la difesa personale su questioni legali. La generazione immediata dei testi, tipica di Chat GPT e di altri servizi simili, può sfociare infatti in argomentazioni troppo superficiali su argomenti che richiederebbero invece un approfondimento maggiore e la specializzazione di professionisti operanti nel settore.
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