Bonus cancellati per il 2025, le novità in arrivo dalla nuova legge di Bilancio scatenano le critiche
Da giorni ormai sono in corso notevoli discussioni sull’approvazione della nuova Legge di Bilancio. Per il 2025, il governo ha attuato una serie di misure che hanno già generato non poche polemiche e altre ne porteranno, con l’inizio del nuovo anno.
Per avere un quadro chiaro e definitivo di quanto accadrà, bisognerà attendere l’ufficializzazione della conversione in legge del disegno che è stato preparato. Ma dalle prime indiscrezioni, si sa già che saranno aboliti non pochi bonus di cui i cittadini avevano potuto usufruire negli ultimi anni.
Molti meno incentivi, dunque, che andranno a influire direttamente sulle tasche degli italiani e sulle loro spese. Notizie che non possono certo far piacere e che stanno costando molte critiche all’esecutivo in questo momento.
Legge di Bilancio, tutti i bonus aboliti per il 2025: manca solo l’ufficialità
Come detto, la lista dei bonus cancellati sarà piuttosto corposa. Nell’attesa dell’annuncio definitivo della nuova legge tramite la Gazzetta Ufficiale, ecco cosa si sa al momento sulle misure eliminate a favore di cittadini e contribuenti.
Scadrà innanzitutto il 31 dicembre 2024 l’Ecosisma Bonus, quello riguardante le spese per la riqualificazione energetica delle parti comuni degli edifici. Sarà ancora possibile, in ogni caso, continuare a fruire dell’Ecobonus tradizionale, anche se ci saranno alcune modifiche rispetto alla normativa precedente, come per quanto riguarda la distinzione tra prima e seconda casa e per quanto concerne le aliquote agevolate, che saranno ridotte.
Di seguito, vediamo quali saranno altri bonus cancellati. Non ci sarà più il Bonus caldaie, che permetteva una detrazione tra l 50% e il 65% delle spese per acquisto e installazione di caldaie di nuova generazione e alta efficienza. Seguiranno la stessa sorte il Bonus verde, che agevolava le spese per giardini e aree verdi di edifici privati esistenti; il Bonus pellet e acqua potabile, che venivano utilizzati come crediti d’imposta relativi all’acquisto di stufe e impianti di potabilizzazione dell’acqua; il Bonus colonnine di ricarica per veicoli elettrici, che permetteva di detrarre l’80% dei costi; il bonus carburante per i lavoratori del settore privato, che giungeva fino a 200 euro per coprire voucher benzina; il bonus per l’acquisto di decoder e Tv, che ammontava fino a 50 euro; il bonus internet da 100 euro, per i nuovi abbonamenti a banda larga e fibra ottica.