Arriva una sorprendente decisione sul Codice della Strada. Patente a rischio, ecco le ultime e cosa può incredibilmente accadere.
Negli ultimi anni sono aumentati sempre di più gli incidenti stradali nel nostro paese. Incidenti che portano purtroppo spesso a nuovi e giovani decessi, e talvolta – potremmo dire nella maggior parte dei casi – le persone al volante sono alle prese con sostanze alcoliche o peggio ancora con droghe. Per risolvere questo problema c’è durezza massima del Governo e sarebbe nata una nuova e dura regola.
L’avvocato Capraro è intervenuto ai microfoni di Antenna Tre ed ha parlato del nuovo Codice della Strada, un codice attuato con l’obiettivo di limitare la regolamentazione che agevolava chi andava alla guida con stupefacenti. L’avvocato ha spiegato: “In passato c’era il rischio che non solo bisognava individuare il soggetto che aveva preso sostanza stupefacente ma si doveva dimostrare che questa avesse alterato e inciso sulla sua personalità”.
Per questo si è arrivati a questa particolare decisione e ora il nuovo Codice della Strada è molto più duro e le persone potrebbero perdere la patente anche prendendo semplicemente un Oki, un antistaminico o sostanze simili a queste. Un paradosso e l’uomo ha chiarito i motivi di tutto ciò.
Addio patente con un Oki? Ecco la verità
L’avvocato Capraro ha proseguito spiegando le variazioni all’interno del codice della Strada. Con questo codice però c’è un rischio, e ovvero che anche assumendo medicinali con natura fisica simile alle droghe si possa risultare positivi al test. Il dottor Capraro ha spiegato in cosa si può incorrere risultando positivi a questo test e ha spiegato:
“Innanzitutto si subisce la sospensione della patente per dieci giorni e blocco della vettura e se il laboratorio conferma esistenza di sostanze dopanti si avrà sospensione della patente per almeno tre anni”. Ovviamente l’avvocato spiega anche la soluzione a questa particolare situazione.
Come chiosa finale l’uomo sostiene: “Per risolvere questa situazione bisognerà mostrare con un certificato rilasciato dal medico che effettivamente si era in cura con antistaminici, Oki e sostanze simili”.
L’avvocato chiude con un sonoro Auguri sottolineando che ovviamente questa cosa poi è tutt’altro che facile ed è difficile dimostrare che la positività e data da farmaci e non da altro. Una situazione sicuramente curiosa e che sta creando tante polemiche nel corso delle ultime settimane ma ormai il nuovo codice della strada parla chiaro.
