La manovra di Bilancio 2025 prevede meno tasse ma con qualche rinuncia per i contribuenti: ecco cosa aspettarsi.
Il Governo ha approvato la manovra di Bilancio 2025, con 144 articoli che prevedono meno tasse per i contribuenti, andando in particolare a favore del ceto medio con una serie di interessanti vantaggi per i lavoratori. Tuttavia, le novità non saranno solamente in positivo. In molti, infatti, dovranno far fronte ad alcune rinunce.
Il testo della manovra di Bilancio conferma, anche per l’anno a venire, gli scaglioni di imposta, le detrazioni per i dipendenti, il bonus IRPEF e il taglio del cuneo fiscale. In certi casi questi verranno addirittura potenziati, per la gioia dei cittadini: ecco quali sono le previsioni.
Partiamo con la detrazione massima riconosciuta ai lavoratori dipendenti quest’anno. Anche nel 2025 verrà applicata, e lo stesso vale per la “no tax area” pari a 8.500 euro (che, rispetto al 2023, ha conosciuto un aumento) con un innalzamento della detrazione da 1.880 a 1.955 euro. I redditi fino a 8.500 euro, dunque, non dovranno versare nulla.
La differenza, in confronto al passato, è chiara: chi in precedenza aveva il medesimo reddito era obbligato a versare 80 euro di IRPEF. Proseguendo, nella nuova manovra di Bilancio hanno trovato conferma anche gli scaglioni, portando avanti il taglio delle tasse.
L’IRPEF continuerà ad avere 3 fasce, sebbene il Governo ha anticipato che – se la situazione dovesse essere favorevole – verranno utilizzati i soldi recuperati per aumentare la seconda fascia e diminuire la seconda aliquota. Nel 2025 gli scaglioni saranno sempre gli stessi: ai redditi fino a 28.000 euro verrà riconosciuto il 23%, per quelli da 28.001 a 50.000 euro il 35%; infine, oltre i 50.000 spetta il 43%.
Nel 2025 ci sarà anche il taglio di 75 euro per il trattamento integrativo IRPEF, riservato ai dipendenti con un reddito annuo che non superi i 15.000 euro: questi ultimi potranno ricevere il cosiddetto Bonus Renzi, che consiste in 1.200 euro all’anno (ossia 100 euro al mese). Per beneficiarne, è necessario che i lavoratori abbiamo un’imposta lorda che vada oltre alle detrazioni, con un taglio di 75 euro.
Manovra di Bilancio 2025, il Governo punta sul ceto medio (e non solo): quali sono le principali misure
Con la manovra di Bilancio 2025, proseguendo, è previsto un incremento del taglio del cuneo fiscale. Se prima ad essere interessati erano solamente i redditi fino a 35.000 euro, ora spetta anche a quelli fino a 40.000 euro con un potenziamento della misura introdotta dal Governo Draghi.
Appare evidente come la manovra di Bilancio 2025 punti a supportare, in particolare, il ceto medio. Sono, però, previste agevolazioni anche per i redditi superiori ai 75.000 euro con tagli sulle detrazioni legate agli oneri (ossia le spese che vengono scaricate dall’IRPEF annualmente). Il tetto massimo per i contribuenti, ora, è di 14.00 euro per redditi tra i 75.001 a 100.000 euro e di 8.000 euro per quelli che superano i 100.000 euro.
Questo viene calcolato al netto delle spese sanitarie (sempre detraibili per ogni cittadino) e gli interessi sui mutui fino al 31 dicembre 2024. Inoltre, il tetto massimo viene moltiplicato per un coefficiente che varia in base al numero dei figli: la quantità di detrazioni di cui si può beneficiare, dunque, dipenderà dalla prole dei contribuenti e solamente per chi ha un reddito oltre i 75.000 euro.